- lunedì 18 aprile 2011, 10:52
Colf e badanti, guida al versamento contributi
Tutti i sistemi, telematici e non, per essere in regola Trascorsa la scadenza dell’11 aprile scorso entro la quale i datori di lavoro domestico hanno potuto pagare i contributi Inps ancora alla vecchia maniera, cioè con il tradizionale bollettino di conto corrente postale, è necessario puntare di nuovo i riflettori sul sistema di pagamento dei contributi per fare il punto della situazione, onde evitare che, al momento della prossima scadenza (fissata all’ 11 luglio, perché il 10 è domenica) riferita al periodo di lavoro aprile-giugno, ancora non si sia pronti ad “usare” le opportunità messe a disposizione dall’Ente di previdenza.
Scordiamoci i bollettini postali ed elenchiamo le modalità di versamento.
I vari sistemi
Sicuramente il bollettino Mav raffigurerà il sistema più gettonato dagli interessati perché, come vedremo, gli altri presuppongono una capacità di usare il mezzo telematico con il computer.
In pratica si tratta del vecchio bollettino con rinnovate caratteristiche che permettono di saldare il conto: 1) presso tutti gli sportelli delle varie banche, 2) presso gli uffici postali, 3) presso le tabaccherie con operano con il sistema Sisal e che espongono il logo “servizi Inps”.
Ma si può pagare anche in forma più sofisticata: a) collegandosi al sito internet www.inps.it e pagando con carta di credito; b) telefonando al numero verde gratuito 803.164 (cogestito da Inps e Inail) e pagando con carta di credito. Queste due ultime modalità presuppongono che l’interessato sia registrato all’Inps e abbia il codice di riferimento Pin (in alternativa va bene la carta nazionale dei servizi Cns).
La ricevuta per la colf
Nasce un piccolo problemino: il bollettino Mav è articolato in sole due sezioni e quindi non riporta, come era invece nel bollettino postale, la sezione riservata al lavoratore sulla quale l’ufficio apponeva il visto di pagamento. Per ovviare all’inconveniente il sistema Mav riporta nella prima parte in alto, fuori del bollettino vero e proprio, due sezioni sulle quali sono già preregistrati la causale di pagamento, i codici relativi al rapporto di lavoro con le generalità, il periodo di riferimento, la somma pagata. Una delle due sezioni deve essere datata e controfirmata dal datore di lavoro e consegnata alla colf quale attestato del corretto pagamento Inps. Ovviamente su di essa l’ufficio postale non può apporre alcun visto di convalida: la colf dovrà fidarsi. In ogni caso il datore di lavoro nel consegnare il foglietto può sempre esibire all’interessata la copia di pagamento bollata dall’ufficio per un’ulteriore controprova della regolarità contributiva.
Come variare i dati
Se il bollettino Mav emesso da Inps non si può usare in quanto sono variati alcuni dati nel corso del trimestre (il numero di ore lavoratore, ovvero la misura della paga, oppure il periodo, ecc.) il datore di lavoro può variare i dati e indicarli all’Inps, che in modo automatico (attenzione: sono tutte operazioni velocissime, che, come suol dirsi, avvengono in “tempo reale”), ridetermina la misura del contributo da pagare e la comunica all’interessato attraverso la modifica dei Mav inseriti nel sistema. Il datore di lavoro stampa la versione aggiornata del bollettino e può versare in modo corretto.
Bollettini fai-da-te
E’ finita qui? Neanche per idea. Inps ha già annunciato che l’invio a casa dei bollettini Mav è a tempo: con la fine dell’anno si chiude bottega. Sono previsti due invii di massa: uno per il pagamento dei contributi dovuti per il primo semestre 2001; l’altro per quelli riferiti al secondo semestre. Da gennaio 2012 dovrà essere il datore di lavoro a “crearsi” i bollettini. Come? Entrando nel sistema telematico Inps attraverso il codice di identificazione segreto e personale Pin e poi navigando attraverso il percorso via via indicato dal sistema. Per giungere al bollettino necessario per versare ogni singolo trimestre e stamparlo per poi pagarlo in forma cartacea se non verrà invece preferito il pagamento on-line con carta di credito.
- Annunci correlati
IlMessaggeroCasa.it
Scegli su quale social condividere questo contenuto con tutti i tuoi amici.