immagine Nuove regole condominiali, così cambia la convivenza
  • di Vincenzo Malatesta
  • sabato 1 dicembre 2012, 20:11

Nuove regole condominiali, così cambia la convivenza

Più trasparenza e amministratori qualificati. I conti in rete

Gestioni trasparenti, amministratori qualificati e licenziabili, decisioni più facili, sanzioni ai disturbatori.È legge la riforma del condominio grazie al sì del Senato: attesa da settant’anni, riguarda 30 milioni di italiani. Sarà più facile staccarsi dal riscaldamento centralizzato, realizzare impianti per l’energia pulita e rimuovere barriere architettoniche.
Autonomia termica
Chi vuole diventare “termoautonomo” non deve attendere il benestare dell’assemblea, a patto di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale e di non creare aggravi di spesa e danni gli altri nella normale erogazione di calore. In assemblea basterà la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno la metà dei millesimi per deliberare l’installazione di impianti di videosorveglianza sulle parti comuni dell’edificio. Idem vale per decidere l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica, solare o comunque rinnovabile, anche da parte di terzi che ottengono a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. Gli impianti potranno essere installati anche per le singole unità immobiliari. Sì ad antenne e parabole “private”.
Conti in rete
Il quorum non cambia per deliberare l’attivazione di un sito web del condominio, ad accesso individuale protetto da password, per consultare e stampare in formato digitale i consuntivi, i rendiconti mensili e gli altri documenti dell’assemblea: l’iniziativa è a cura dell’amministratore e a spese del condominio. Per la messa a norma in sicurezza e l’eliminazione delle barriere architettoniche dell’edificio basterà che in assemblea siano presenti i condomini che rappresentano un terzo dei millesimi condominiali e sarà sufficiente la maggioranza favorevole del 50 più uno. Per il cambio di destinazione d’uso dei locali comuni servono invece i quattro quinti. L’assemblea, su richiesta degli interessati, provvede a ripartire l’uso del lastrico solare e delle altre superfici comuni, salvaguardando le diverse forme di utilizzo previste dal regolamento. Le parti comuni potranno includere i sottotetti utilizzabili.
Multe ai molestatori
Potranno impugnare le delibere assembleari, per farle annullare, anche i condomini che si sono astenuti. In caso di controversie prima della causa civile scatta la mediazione, ma legata a paletti precisi, in attesa che la Consulta depositi la sentenza che dichiara illegittimo il tentativo obbligatorio di conciliazione. Contro chi disturba la quiete o il riposo dei residenti possono scattare delibere dell’assemblea per la cessazione delle attività che incidono negativamente sulle cose comuni e quindi anche sulla tranquillità di tutti. Aggiornate le sanzioni contro chi viola il regolamento condominiale: 200 euro che diventano 800 in caso di recidiva. Sì a assemblee convocate per posta elettronica certificata.
Manager titolati
L’amministratore condominiale dovrà essere diplomato e seguire corsi periodici di aggiornamento. Resterà in carica due anni ed essere in possesso di precisi requisiti «di formazione e onorabilità»: non dovrà essere stato condannato per delitti contro la pubblica amministrazione. E niente misure preventive o protesti: necessario il godimento dei diritti civili. Su richiesta dell’assemblea l’amministratore dovrà stipulare una polizza assicurativa a tutela dai rischi derivanti dalla professione (a sostenerne le spese è il condominio). Se il “manager del fabbricato” commette gravi irregolarità fiscali o non apre né utilizza il conto corrente condominiale, ciascun proprietario esclusivo può chiedere la convocazione dell’assemblea per far cessare la violazione e revocare il mandato. Al momento di accettare la nomina o il rinnovo l’amministratore deve specificare in modo analitico l’importo del suo stipendio: ulteriori compensi possono essere deliberati dell’assemblea. A svolgere la funzione può anche essere una società. La riforma entrerà in vigore a sei mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, quindi non prima di giugno.



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