• di Marco Maretto
  • Lunedì 12 Dicembre 2011, 11:35

La qualità della luce? Può influenzare sistema immunitario, umore e sonno

Buona esposizione alla luce naturale e corretta illuminazione artificiale contribuiscono al benessere La luce è uno dei fattori più importanti dell’abitare, sia da un punto di vista funzionale – noi vediamo il mondo grazie alla luce – sia emotivo – noi percepiamo il mondo attraverso la luce. E’ la luce la vera responsabile del valore emozionale di un luogo, sia esso naturale o artificiale. E’ la luce, con tutte le sue gradazioni, a suggerire al nostro inconscio quale esperienza sensoriale attribuire a un dato ambiente: una luce soffusa, morbida, calda, è accogliente e rilassante, una luce forte, al contrario può annullare la percezione di uno spazio creando spaesamento, una luce fredda ne distrugge le qualità materiche e così via.

Siamo esseri biologici
La prima grande distinzione riguarda quella tra luce artificiale (di cui parleremo prossimamente) e luce naturale. La luce naturale è molto importante per la nostra vita quotidiana, molto più di quanto crediamo. In quanto esseri biologici, infatti, abbiamo bisogno della luce del sole e risentiamo profondamente di tutte le sue variazioni.

La luce solare
E’ determinante nel regolare la qualità del nostro sonno, nel garantire il nostro benessere psico-fisico, influisce sul nostro sistema immunitario. Eppure lavoriamo e viviamo la maggior parte del nostro tempo all’interno di spazi illuminati artificialmente. Per questo lo studio della luce naturale è uno dei temi fondamentali dell’architettura, tanto da rivestire, nel tempo, valori e significati culturali precisi. Tutta la storia degli Interni si potrebbe leggere come un susseguirsi di scelte volte a modulare la luce naturale. La luminosità domestica, segno distintivo della modernità, non è sempre stata il fine da raggiungere.

Ampie vetrate e tendaggi
Se nel medioevo, infatti, i limiti della vetreria impedivano, di fatto, l’apertura di grandi vetrate uniformi (i vetri erano piccoli e poco trasparenti) da cui lo sforzo di modulare la luce naturale in grandi vetrate istoriate di notevole effetto, ma poco efficienti, nell’Ottocento avviene esattamente il contrario: non esistono quasi più limiti tecnologici, la luce non è più un valore irraggiungibile, le case tendono, allora, a proteggere i propri ambienti attraverso tende, stoffe, drappi di ogni tipo, a patto di garantire la necessaria penombra. Eppure solo un secolo prima il Settecento aveva fatto del trionfo della luce naturale, delle grandi vetrate, degli arredi chiari e luminosi il segno della sua raffinatezza ed eleganza.

Come tutelare il benessere psicofisico
dLa luce naturale, quindi, come valore culturale per eccellenza, ma anche come strumento di benessere psico-fisico. Un fattore di grande rilevanza è dato dall’orientamento. Quasi nessuno di noi è attento all’esposizione solare delle proprie stanze. Ma la qualità della luce naturale cambia sensibilmente in base ad essa. Gli ambienti esposti a nord, ad esempio, ricevono meno luce durante il giorno, una luce a intensità sostanzialmente costante e fredda; quelle esposte a est ricevono luce al mattino, una luce tersa ma sufficientemente calda, mentre quelle esposte a ovest ricevono la calda luce del pomeriggio che tutto ammorbidisce e sfuma con il passare delle ore e così via. Gli ambienti aperti a sud sono poi esposi al sole per quasi tutto il giorno, una luce calda che aumenta d’intensità nelle ore centrali della giornata. Tutto questo ha evidenti ripercussioni sul confort ambientale.

L’importanza dell’esposizione
Prima di acquistare una casa allora sarebbe bene tenere in debito conto degli effetti dell’esposizione. Effetti che cambiano con le stagioni e con le latitudini. Una parete esposta a sud, ad esempio, sarà preferibile nei freddi climi nordici e un po’ meno in quelli caldi necessitando, in questo caso, di opportune schermature; l’esatto contrario avviene con le pareti esposte a nord. Ma non è detto che un’esposizione est-ovest sia la soluzione ottimale, un soleggiamento costante, dall’alba al tramonto, a certe latitudini può essere terribile. In alcune culture del passato l’uso degli spazi domestici variava dall’inverno all’estate. Un altro aspetto molto importante, in città, è la distanza degli edifici circostanti. La luce riflessa dalla facciata vicina può influire sensibilmente sulla quantità di luce naturale che penetra in un ambiente. Insomma, prima di scegliere come collocare gli spazi domestici valutate con attenzione il suo orientamento, il tipo di utilizzo che pensate di farne, quanto e quando vi soggiornerete.

Bianchi...
Il bianco è il colore della luce per eccellenza. Si presta quindi a caratterizzare ambienti poco illuminati ma anche molto illuminati, a patto che vengano schermati adeguatamente. Si presta a fare da sfondo a punte di colore, anche acceso, che trovano nel bianco la loro collocazione naturale. Freddo e neutrale, caldo e accogliente è buon amico dei neri ma soprattutto è il compagno ideale per le materie naturali: legno, pietra, terracotta, bambù trovano nei bianchi un’armonia quasi perfetta.

I colori....
I colori variano notevolmente la loro capacità di assorbire o diffondere la luce. Più sono scuri e più i raggi luminosi scompaiono, più sono chiari e più si diffondono nell’ambiente. In linea di massima sono preferibili per ambienti ben illuminati ma, se ben calibrati, possono creare atmosfere di grande fascino soprattutto se, alla luce naturale, si abbina un equilibrato sistema d’illuminazione artificiale. Luce naturale e luce artificiale non sono, infatti, alternative sono semmai complementari, come complementari sono ormai le funzioni e gli spazi della nostra vita quotidiana.

Materie naturali
Le materie naturali hanno il fascino della “tessitura”, cioè di una superficie viva, tattile, materica, che gioca naturalmente con la luce. Alla diffusione luminosa, si affianca dunque una ben più importante caratteristica legata alle qualità che la luce assume a contatto con la materia, alla presenza in essa di cristalli, sedimenti, metalli, al modo in cui la sua superficie è trattata: liscia, graffiata, ruvida, naturale sono modi diversi di percepire la luce e dunque gli spazi domestici.

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