- domenica 17 novembre 2019, 19:13
In Francia l'ennesimo corteo chiedere provvedimenti contro i mariti violenti
L'ennesimo femminicidio in Francia mette sotto accusa la gendarmeria per non avere prestato sufficientemente ascolto alla vittima. Più di 300 persone oggi si sono radunate in un paesino vicino a Strasburgo per ricordare, con una marcia silenziosa, Silvye, l'ultima vittima di un marito violento che la ha accoltellata una settimana fa. Il corteo di donne, molte delle quali con cartelli e indumenti rosa, a ricordo della vittima, si è snodato dal municipio fino alla casa in cui è avvenuto il fatto. La figlia della donna uccisa ha ricordato che la mamma, una mese fa, aveva sporto denuncia contro suo marito, il quale sarebbe dovuto comparire in tribunale a dicembre. Secondo la ragazza la Gendarmeria francese non ha preso in seria considerazione lo stato di pericolosità in cui si trovava la mamma. Adesso è stata aperta una inchiesta.
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Il tema è scottante e anche ieri su Le Monde è stato affrontato con l'ennesima inchiesta molto articolata che sta a dimostrare che in tema di femminicidi la giustizia francese troppo spesso fa cilecca davanti agli aggressori. Sarebbero soprattutto le lentezze del sistema a determinare un percorso complicato e non sempre attento alla pericolosità del potenziale aggressore.
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