immagine Los Angeles, niente Google Map a Hidden Hills, le colline dove abitano i vip
  • di Luisa Mosello
  • sabato 10 settembre 2016, 15:36

Los Angeles, niente Google Map a Hidden Hills, le colline dove abitano i vip

Riservatezza. E’ questa la parola magica, il must, sempre e comunque da seguire fra le star americane. Oggi più di eri. Per questo non sorprende più di tanto che a poche miglia da Los Angeles ci sia una sorta di cittadella fantasma a misura di vip. Dove tutto è all’insegna della privacy all’ennesima potenza. Tanto da porre una barriera anche all’onnipresente Google Map che non può localizzare le residenze doc del posto. E sì perché qui a Hidden Hills, che non a caso significa “colline nascoste”, c’è un mondo a parte anche se appartiene alla stessa contea della città californiana tempio dello star system a stelle e strisce. Sono colline che ospitano un nutrito gruppo di celebrity: ben 648 dimore di lusso che ospitano attori, registi, musicisti di grido che possono vivere, passeggiare e tuffarsi nelle loro mega piscine in tutta tranquillità senza preoccuparsi di essere immortalati da paparazzi d’assalto o spiati dalle telecamere di Google Street View. Per le quali il sobborgo d’alto borgo tecnicamente non esiste proprio. E per questo è stato scelto da, Justin Bieber, Miley Cyrus, Kim Kardashian e Jennifer Lopez (che però ha messo in vendita la sua splendida villa).

Tutti personaggi indubbiamente in vista, che però in vista a casa loro non vogliono assolutamente esserlo, potenziali vittime di tour organizzati in bus da fan-guardoni  in voga in tutta l’area di Los Angeles. Giri programmati da agenzia specializzate in turismo da star sulle  orme di attori, cantanti e personaggi noti e diversi siti americani che con l’ausilio delle app di geolocalizzazione indicano strade e indirizzi di grido. Mettendo a rischio anche la loro sicurezza, esponendoli a furti e rapine. Lontani i tempi in cui i vip sfoggiavano la loro ricchezza e il loro status symbol. Oggi si preoccupano più di celarli al mondo. Col risultato di rimanerne prigionieri come suggerisce The Guardian che intervistando un ospite di una delle feste blindatissime sulle Colline invisibili  ha rivelato che “ciò che si fa per la maggio parte del tempo è gestire un sistema di interfono regolare che collega ogni casa con la porta d'ingresso”. Insomma una gabbia dorata sì, ma pur sempre una gabbia.  

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