immagine Impianti antincendio: tipologie, montaggio e prezzi
  • Martedì 22 Gennaio 2019, 16:27

Impianti antincendio: tipologie, montaggio e prezzi

Gli impianti antincendio sono dei dispositivi elettronici che hanno il compito di rilevare un eventuale incendio avvisando il proprietario della struttura ove lo stesso è stato installato tramite un allarme oltre che avere la possibilità di spegnere le fiamme.

Questi dispositivi sono quindi degli apparecchi molto importanti per aumentare la sicurezza all'interno di uno stabile e, proprio per questo motivo, la legge definisce la loro presenza obbligatoria in ambienti come i locali pubblici o i luoghi di lavoro.

In commercio esistono diverse tipologie di impianti antincendio che si distinguono per il materiale estinguente, per la grandezza e per il tipo di sistema ed è possibile installarne uno anche all'interno della propria abitazione.

Tipologie di impianti antincendio passivi
La protezione svolta dagli impianti antincendio di tipo passivo è data dalla presenza di elementi che possono preservare le persone dalle fiamme.
Tra questi figurano le barriere antincendio, le distanze di sicurezza interne, i sistemi di ventilazione, le vie di fughe ed esterne e i muri tagliafuoco.
Questi strumenti hanno il compito di isolare l'incendio e di limitarne la propagazione oltre che diminuire gli effetti dannosi che il fuoco può provocare alle persone o alle cose.
La loro installazione non richiede l'intervento di un operatore e non occorre nemmeno attivare nessun tipo di funzione per il loro utilizzo.
Le barriere antincendio, le distanze di sicurezza esterne ed interne e i muri tagliafuoco sono semplici elementi che servono a separare due zone nel momento in cui si realizza un incendio.
Questi elementi devono essere realizzati con materiali capaci di resistere alle fiamme e di non essere infiammabili per evitare la propagazione delle fiamme che invece deve rimanere relegata alla stanza dove sono nate.

Tipologie di impianti antincendio attivi
Gli impianti antincendio si possono suddividere in due grandi categorie fondamentali che sono i sistemi antincendio di segnalazione e i sistemi antincendio completi.
I primi possono essere inseriti in qualsiasi contesto abitativo. Questi impianti servono essenzialmente per segnalare un incendio ma non sono dotati degli appositi strumenti necessari al suo spegnimento in quanto sarà poi compito dell'utilizzatore domare le fiamme. Hanno in genere un dispositivo per la rilevazione della presenza di fumo o di calore e possono segnalare eventuali pericoli medianti segnali luminosi o sonori.
I sistemi antincendio completi, invece, oltre che segnalare l'incendio, si preoccupano anche di spegnerlo. In genere questi impianti sono quindi dotati di elementi come lance, naspi, estintori mobili. Alcuni hanno inoltre i cosiddetti splinkers ossia dei sistemi collegati direttamente alla rete idraulica e servono per spruzzare l'acqua sopra il fuoco in caso di incendio vero e proprio.

Impianti antincendio e normativa
In alcuni immobili la presenza degli impianti antincendio risulta essere obbligatoria per legge. Esiste infatti un'appposita normativa che prevede la presenza obbligatoria dei sistemi antincendio per edifici con un'altezza superiore ai 24 metri.
Le dimensioni dell'impianto devono essere poi definite in merito alla grandezza dello stabile, alle sue funzioni, all'ambiente in cui lo stabile è collocato e alla sua propensione al rischio. Quest'ultimo punto è relativo a quegli immobili collocati in zone a rischio di incendi.
I parametri necessari per avere un impianto a norma sono definiti dalla legge e possono riguardare il fatto che il sistema di antincendio deve avere un'alimentazione continua e costante anche in caso di black out. La normativa prevede inoltre che gli impianti debbano rispettare la Dichiarazione di Conformità che viene rilasciata dalla ditta specializzata che effettua il lavoro di installazione che si deve anche preoccupare della sua manutenzione e rinnovo.

Impianti antincendio attivi completi
Gli impianti antincendio presenti in commercio si distinguono tra di loro in base al tipo di prodotto inserito all'interno che serve per spegnere le fiamme. In merito a questo è possibile dotarsi di:
1. Impianto antincendio con estinguente gassoso. Questa tipologia di impianto utilizza, come agente estinguente, dei gas nobili presenti in natura che sono quindi ecologici perché puliti e non hanno un impatto negativo sull'ambiente e su tutti i beni presenti all'interno dell'abitazione. I gas utilizzati hanno infatti le seguenti caratteristiche: sono inodori, incolori, inerti e non corrosivi per cui si adattano bene a essere utilizzati anche nelle case dove abitano persone.
2. Impianto antincendio con estinguente a polvere. In questo caso lo spegnimento di un incendio avviene mediante l'utilizzo di polveri chimiche apposite che bloccano le fiamme. È possibile scegliere tra polveri di diverso tipo, quelle maggiormente utilizzate sono quelle secche come per esempio il bicarbonato di sodio. Non sono nocive per la salute dell'organismo ma hanno lo svantaggio, rispetto ai gas, di richiedere una manutenzione maggiore e un'attività di pulizia successiva allo spegnimento delle fiamme molto importante per cui non sono consigliabili per le abitazioni.
3. Impianti antincendio con estinguente ad acqua. L'acqua è uno dei maggiori estinguenti di un incendio e in genere la loro funzionalità è sempre ottimale poiché riesce a coprire spazi molto ampi e a spegnere il fuoco sulla maggior parte delle superfici. Gli impianti di questo tipo, data la loro affidabilità, sono montati in strutture come alberghi e attività commerciali legate alla grande distribuzione. Questi sono in genere collegati alla rete idrica per cui, la loro installazione, richiede lavori alle opere murarie importanti realizzate da aziende specializzate.
4. Impianto antincendio con estinguente a schiuma. La schiuma è un altro importante estinguente che svolge la sua azione grazie alla composizione specifica di acqua, liquido schiumogeno e aria. Gli effetti che provoca sul fuoco sono di tre tipi che si susseguono uno con l'altro. In primo luogo si realizza infatti la fase del raffreddamento, in seguito si ha quella del soffocamento delle fiamme che non avranno più la forza inizia nel fino ad arrivare all'isolamento dell'incendio su uno spazio limitato.
Questa soluzione richiede la presenza continua del liquido schiumogeno all'interno del sistema che deve essere costantemente rifornito oltre che necessitare di speciali erogatori per la fuori-uscita della schiuma.
5. Impianto antincendio con estinguente ad aerosol. Questa tipologia di impianto utilizza una nebulizzazione di particelle con consistenza particolare formata da polvere di nitrato di potassio. per funzionare ha bisogno di appositi generatori ma non servono, rispetto agli impianti tradizionali, né bombole né ugelli.
Questa soluzione è anche eco sostenibile perché le particelle di nitrato di potassio non sono tossiche e velenose per cui possono essere utilizzate anche all'interno di abitazioni domestiche.

Installare un impianto antincendio in casa
Per installare un sistema antincendio all'interno della propria abitazione è necessario rivolgersi ad imprese specializzate nel settore che potranno effettuare il montaggio di un semplice sistema di rilevazione di fumi e calori o un impianto antincendio completo.
Questi impianti possono essere molto utili anche per rilevare fuori-uscite di gas, sia esso metano o gpl e essere collegati alla rete idrica.
L'installazione di un impianto completo prevede l'intervento nell'impianto idraulico per cui risulta essere più costosa oltre che prevedere dei lavori importanti sulle opere murarie che possono anche coinvolgere l'intero condominio nel caso in cui si viva in un palazzo.
I sistemi di rilevazione di ultima generazione sono molto piccoli e in genere il loro montaggio può essere fatto in modo pratico e agevole senza apportare alcun tipo di disagio dal momento in cui la maggior parte di essi riesce a funzionare anche in assenza di fili ma grazie alla domotica, scegliendo, per esempio, degli impianti collegati mediante wi-fi o tecnologia bluetooth ma anche alimentati a batterie ricaricabili. In questo caso non dovranno essere effettuati lavori nemmeno sull'impianto elettrico già esistente.
I sensori installati all'interno dell'abitazione, se non collegati all'impianto idraulico, non potranno spegnere l'incendio ma sono comunque dei mezzi molto validi per la protezione della propria abitazione.
Per avere una tutela maggiore è possibile installare un allarme che arriva non solo al proprietario dell'immobile ma anche alle autorità competenti che potranno così intervenire in maniera tempestiva limitando al massimo i danni.

I costi di un impianto antincendio
Come accennato precedentemente, i costi per l'installazione di un impianto antincendio sono diversi nel caso in cui si necessiti di un impianto completo o di un sistema di segnalazione.
In base alla tipologia scelta e agli strumenti dei quali ogni modello è dotato si potranno avere dei costi che partono da un minimo di circa mille euro fino ad arrivare a tremila euro per i sistemi completi. Il costo finale è inoltre aumentato dalla presenza di estintori mobili, dal numero degli idranti e dalla tecnologia insita nel sistema di rilevazione.
Oltre a questi costi devono essere calcolati, per l'ottenimento del prezzo finale, anche quelli legati alla manod'opera. Chi si rivolge a ditte specializzate ed esperte dovrà sopportare una spesa maggiore ma potrà avere la certezza che l'impianto acquistato, oltre che essere eseguito nel totale rispetto della normativa, potrà essere anche maggiormente sicuro.
Le dimensioni dell'impianto sono un altro fattore da considerare per valutare il costo, più l'impianto è grande e maggiore sarà ovviamente il costo finale.

La manutenzione di un impianto antincendio
Per fare in modo che l'impianto antincendio sia sempre funzionale occorre effettuare una regolare manutenzione. Questa deve essere eseguita da aziende specializzate e da una manod'opera specifica.
La presenza di guasti all'impianto potrebbe infatti compromettere la funzionalità dello stesso vanificando il suo intervento in caso di incendio e apportando quindi rischi per le persone e gli oggetti presenti all'interno dell'abitazione.
Una corretta manutenzione permette inoltre di tenere il sistema antincendio in un perfetto stato di salute che sarà sempre efficiente in caso di pericolo.
I costi della manutenzione variano a seconda dell'azienda alla quale ci si rivolge, della manod'opera richiesta e delle attrezzature necessarie. Potrebbe essere inoltre incrementato nel caso in cui diventi necessaria la sostituzione di alcune componenti dello stesso.
I vantaggi che derivano dalla corretta manutenzione superano comunque i costi legati a essa poiché un incendio non domato potrebbe causare dei danni importanti all'abitazione e a tutti gli oggetti che la compongono che potrebbero essere, in alcuni casi, anche di grande valore.

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