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ai condomìni virtuosi
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 19 Dicembre 2016, 09:24

Ecobonus per 5 anni ai condomìni virtuosi

Per il cappotto termico detrazioni del 70%, per l'efficienza energetica il 65%


Tante le novità per i lavori in casa dalla legge di bilancio 2017, approvata a tempi di record. Via libera alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica nei condomini: scatta l’agevolazione al 70 per cento in dieci anni per interventi sull’involucro dell’edificio, il cosiddetto cappotto termico, per oltre il 25 per cento della superficie. L’incentivo è previsto invece nella misura del 75 per cento sugli interventi di miglioramento effettivo e certificabile della prestazione energetica invernale ed estiva del fabbricato.


L’ecobonus sulle parti comuni
 
L’ecobonus sulle parti comuni degli edifici condominiali varrà fino al 2021. Le agevolazioni sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese fino a 40 mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I condomini possono cedere la detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi e a soggetti privati, con la possibilità che il credito sia successivamente trasferibile. Esclusa la cessione a banche e intermediari finanziari. A fruire degli incentivi possono essere anche gli istituti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, per gli interventi realizzati su immobili.
 
Riqualificazione degli alberghi

Agevolata la riqualificazione degli alberghi e delle altre strutture ricettive, compresi gli agriturismo: è riconosciuto per il 2017 e il 2018 un credito d’imposta nella misura del 65 per cento. Gli interventi devono consistere in ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica, acquisto mobili. Il bonus è ripartito in due quote annuali di pari importo e può essere utilizzato a partire dal periodo di imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati.
 
Classe A
 
Confermati i bonus preesistenti: scatta la proroga al 31 dicembre 2017 della detrazione dell’imposta lorda al 50 per cento, spalmata in dieci anni, per le spese per gli interventi di recupero edilizio. Resta per tutto l’anno prossimo anche la detrazione al 65 per cento per gli interventi edilizi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica. Ancora disponibile per dodici mesi il bonus al 50 per cento sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per i locali da ristrutturare. Il limite di 10 mila euro per l’acquisto è considerato per gli interventi iniziati nel 2016 al netto delle spese per le quali si è già fruito della detrazione. È incentivato solo l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, di forni di classe almeno A e di apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Così il sismabonus

Ci sono poi le agevolazioni nelle zone a rischio terremoto. Per l’adozione di misure antisismiche è prevista una detrazione del 50 per cento, ripartita in cinque quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi: il tutto a partire dal primo gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021. Il beneficio fiscale si applica non soltanto agli edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3, in cui possono verificarsi terremoti forti ma rari. Il sismabonus per edifici e abitazioni prevede una detrazione del 70 per cento per gli interventi che migliorano di una classe di rischio l’unità immobiliare, fino all’80 per cento se migliora di due classi. Le detrazioni si applicano su un ammontare delle spese non superiore a 96 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio. Da gennaio nelle spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili. Le nuove agevolazioni non sono cumulabili con agevolazioni già spettanti sulla base di norme speciali per interventi in aree colpite da terremoti.
 
Stop prorogato
 
Per il 2017 resta sospesa l’efficacia delle leggi regionali e delle delibere comunali che aumentano i tributi e le addizionali. Si conferma la maggiorazione della Tasi già disposta per il 2016, con delibera del Consiglio comunale.
 

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