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  • di Dario Ferrara
  • Domenica 1 Luglio 2018, 07:45

Svolta Ape nel Lazio, si carica solo in formato digitale

Va a regime nel Lazio l’Ape online. Ora l’attestato di prestazione energetica degli edifici si può soltanto caricare in formato digitale nel catasto della Regione: va dunque in soffitta l’invio per posta elettronica certificata dell’etichetta dei consumi obbligatoria per vendereo affittare l’immobile, che divide i fabbricati in classi di efficienza daA+ (alta) aG (bassissima).

La fase sperimentale è chiusa ma gli oneri di deposito e conservazione del documento non si pagano ancora fino a nuova comunicazione dell’amministrazione. Non si può però caricare l’attestato nel sistema senza prima aver eseguito il bonifico della cifra dovuta per le spese amministrative: è richiesto il Cro con gli estremi del versamento effettuato.

L’Ape è necessario per ampliamenti, demolizioni-ricostruzioni, piano casa e ristrutturazioni che modificano le prestazioni energetiche dei locali. Gli esperti accreditati trasmettono i certificati al portale realizzato in collaborazione con l’Enea (www.apelazio.enea.it); i notai possono consultarli per gli atti da stipulare e i proprietari accedere ai dati sugli immobili: tutti devono registrarsi alla banca dati e seguire la procedura indicata dalla guida pubblicata sul sito web.
Completata la fase di invio, il sistema restituisce all’utente il protocollo di acquisizione del documento da parte della Regione. Le informazioni sono archiviate e trasmesse in tempo reale al Siape, la banca dati nazionale.

A Roma l’Ape costa 141 euro per un appartamento di 79 metri quadrati, contro la media nazionale di 120 (lo rileva ProntoPro.it, il portale sul lavoro professionale e artigianale). Per gli edifici nuovi il costo del certificato va a carico del costruttore, per quelli esistenti paga il proprietario o il detentore. Negli annunci immobiliari vanno riportate le principali informazioni dell’attestato: prestazione e indice di prestazione globale, da fonte rinnovabile e non, più la classe energetica dell’immobile.

I certificatori devono iscriversi all’elenco ad hoc, che prevede un corso di formazione di ottanta ore: non sono tenuti a frequentarlo i tecnici professionisti che hanno l’abilitazione per progettare edifici e impianti, come ingegneri e architetti.

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