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  • Lunedì 6 Agosto 2018, 08:50

Autolettura contatori: come, quando e a chi comunicare i dati

Fare attenzione ai consumi e risparmiare sulla bolletta della luce, del gas e dell'acqua è possibile. Come? Semplicemente effettuando periodicamente l'autolettura dei contatori. L'operazione, estremamente facile da compiere, non richiede particolari competenze da parte dell'utente, ma soltanto un po' di pazienza, un pizzico di precisione e un tantino di attenzione nel ricordare i tempi, indicati dal fornitore delle utenze, per effettuare le letture.
 
Ma procediamo con ordine e scopriamo insieme quali sono i passi da compiere per controllare e, soprattutto, comunicare correttamente a chi di dovere quanto si consuma.
 
Autolettura contatori: come e perché 
Cos'è l'autolettura dei contatori? Non è altro che la lettura autonoma dei valori indicati sui contatori di energia elettrica, gas e acqua e la successiva comunicazione degli stessi al fornitore. La lettura fa riferimento a un periodo di tempo prestabilito che viene indicato dal gestore delle utenze.
L'operazione, come abbiamo detto, è molto facile, perché la conformazione dei contatori attuali consente all'utente di individuare i valori di riferimento in maniera rapida e intuitiva.
È molto importante comunicare la lettura con regolarità, perché il consumo sia sempre aggiornato e preciso e il fornitore delle utenze possa elaborare una bolletta in perfetta linea con le quantità di energia elettrica, gas e acqua effettivamente consumate nel periodo di tempo considerato.
 
E se non si fa l'autolettura? 
Il vantaggio di effettuare periodicamente l'autolettura dei contatori consiste nell'abbattere i costi relativi ai consumi stimati, ovvero quei consumi presunti calcolati sulla base dei dati storici presenti nell'archivio dello stesso utente.
Capita spesso, infatti, che i consumi presunti siano inferiori rispetto a quelli effettivi e, dopo un po' di tempo, l'utente si trovi a leggere, sulla propria bolletta, una voce identificata con il termine "conguaglio". Il conguaglio tiene conto proprio dei consumi in eccesso rispetto a quelli presunti e, quando calcolato in bolletta, obbliga l'intestatario dell'utenza a pagare la differenza.
Ne consegue che si possa incorrere in sorprese piuttosto "salate", soprattutto se la differenza tra i consumi stimati e quelli effettivi è piuttosto consistente. Il conguaglio, inoltre, contrariamente alle cifre inserite nelle bollette periodiche, conduce l'utente al pagamento della somma in un'unica soluzione e non in pagamenti dilazionati nel tempo.
 
Come si fa l'autolettura di un contatore? 
Per effettuare un'autolettura è sufficiente seguire dei semplici passaggi che, nonostante possano variare tra le varie tipologie di contatore, sono pressoché identici e ripetitivi.
Per prima cosa occorre controllare, sull'ultima bolletta, quando è necessario fare l'autolettura del contatore. Il fornitore, infatti, indica un periodo di tempo entro il quale comunicare i dati rilevati sul dispositivo installato. La data, solitamente, viene fissata facendo riferimento a un arco temporale precedente dell'emissione della successiva bolletta.
Una volta individuati i valori di riferimento, occorre appuntarli al fine di comunicarli, attraverso le modalità previste, ai fornitori delle utenze. Questi numeri sono visibili sul display digitale o numerico, a seconda del tipo di contatore che si possiede, e sono indicati in chilowattora (kWh) per l'energia elettrica e in metri cubi (m3) per il gas e per l'acqua.
Prima di procedere alla comunicazione, è necessario avere con sè il codice cliente, che andrà comunicato, insieme alla lettura, al fornitore dei servizi. Quest'ultimo indica, solitamente, diversi canali per la trasmissione dei dati dell'autolettura: telefono, web, sms, mail, chat o applicazione mobile. Per verificare l'esito positivo della comunicazione e la correttezza dell'inserimento dei dati da parte del fornitore, è opportuno controllare la bolletta che si riceverà conseguentemente all'autolettura appena effettuata.
 
Contatore della luce: come fare l'autolettura 
La procedura per la lettura del contatore dell'energia elettrica varia seconda del tipo di dispositivo installato.
 Se si tratta di un contatore elettrico, di più recente installazione, occorrerà premere il pulsante vicino al display finché non apparirà l'informazione relativa al consumo, indicata con il codice "A1 LETTURA=123.456". La parte numerica indica i kWh rilevati dal contatore fino a quel momento per la fascia F1. La differenza tra questo valore e quello della precedente lettura fornirà il dato da fatturare.
L'indicazione "F1" fa riferimento a una delle tre fasce orarie in cui viene ripartito il calcolo dei consumi. Si tratta del periodo compreso tra le cosiddette "ore di punta", ovvero rilevato dalle 8:00 di mattina alle 19:00 di sera, dal lunedì al venerdì (escluse le festività nazionali).
Premendo ancora il pulsante sarà possibile visualizzare i dati A2 e A3, corrispondenti relativamente ai consumi nelle fasce orarie F2 e F3.
Queste ultime si riferiscono rispettivamente alle "ore intermedie" e alle "ore fuori punta".
Le ore intermedie sono individuate negli archi temporali compresi, dal lunedì al venerdì, tra le 7:00 e le 8:00 del mattino, tra le 19:00 e le 23:00 e, il sabato, dalle 7:00 alle 23:00.
Le ore fuori punta, infine, sono quelle calcolate dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00, dal lunedì al sabato o in tutte le ore della giornata la domenica e i festivi. È necessario annotare e comunicare tutte e tre le letture.
Se si possiede un contatore di tipo tradizionale, invece, sarà sufficiente appuntare e, successivamente, informare il gestore dei soli i numeri che precedono la virgola.
 
Autolettura contatore gas: istruzioni per l'uso 
Nel caso del gas, va fatta prima di tutto una differenza tra i diversi tipi di contatore forniti. Se ci si trova di fronte a una sostituzione o a un nuovo allaccio, il dispositivo installato sarà quasi sicuramente di tipo elettronico. In questo caso le informazioni necessarie saranno indicate su un display e dovrebbero essere trasmesse, tramite WiFi, al centro operativo incaricato della raccolta dei dati e dell'invio degli stessi al fornitore. L'operazione, quindi, dovrebbe avvenire in automatico, senza necessità di intervento da parte dell'intestatario dell'utenza.
Nonostante la comodità del sistema, la telelettura non è ancora attiva su tutti i dispositivi elettronici installati. Ecco perché sarà, ancora per un po' di tempo, premura del cliente comunicare i consumi al proprio gestore.
L'operazione si dovrà effettuare premendo il pulsante presente sul contatore, che potrà essere di colore rosso, verde o blu, a seconda del modello di dispositivo. Il display mostrerà un menù che conterrà diversi dati: consumo di gas, codice PDR, stato della valvola, data di chiusura o tempo trascorso dall'ultimo rilevamento, portata massima ed eventuali problemi al contatore. Pigiando il pulsante ripetutamente, si arriverà alla voce, espressa in metri cubi, relativa al consumo di gas. La cifra da appuntare sarà quella precedente la virgola, senza i decimali.
Nel caso in cui il contatore sia ancora quello a rulli, più datato ma molto più diffuso, bisognerà visionare le cifre a sinistra della virgola. Le altre, contrassegnate solitamente dal colore rosso e caratterizzate da una rotazione piuttosto veloce, non contano ai fini della lettura, facendo riferimento ai decimali.
È importante ricordare di non considerare mai gli "zeri" iniziali, pur essendo nell'area precedente alla virgola e, quindi, corrispondente al dato da comunicare al fornitore. Se, infine, il contatore del gas è del tipo a lancette, l'utente dovrà informare il gestore delle utenze di quali siano i valori che legge in corrispondenza delle cifre intere, contrassegnate da indicatori e quadranti di colore nero.
 
I consumi di acqua: come comunicarli? 
I contatori di acqua più diffusi in Italia sono di due tipi: a lettura diretta e a lancette.
Il contatore a lettura diretta, più all'avanguardia, riporta i metri cubi di acqua consumati dall'utente ricorrendo al sistema dei rulli numeratori. I numeri indicati sui rulli sono separati da una virgola, al di là della quale sono presenti i decimali. Questi ultimi sono solitamente individuati dal colore rosso o evidenziati con delle lancette sottostanti della stessa tinta e non sono rilevanti ai fini della lettura. Il contatore a lancette, invece, è costituito da stecchette indicatrici che puntano sui numeri corrispondenti ai consumi di acqua. Quelle nere puntano sui numeri interi, le lancette rosse individuano i decimali. Nel caso del primo tipo di contatore, l'autolettura risulterà rapida e immediata, perchè l'utente dovrà comunicare al gestore semplicemente i numeri interi, ovvero quelli precedenti alla virgola, che vede sui rulli numerati al momento del controllo. La lettura del secondo tipo di contatore, invece, è un po' più complessa, ma ugualmente facile da effettuare anche da chi non ha particolare dimestichezza con questi dispositivi.
 
L'utente dovrà annotare i numeri leggendoli in senso orario, da sinistra verso destra. Il primo quadrante, con la sua lancetta, mostra le migliaia di metri cubi, come suggerisce l'indicazione "x1000" posta sotto di esso. Il successivo contiene il numero relativo alle centinaia (x100), il seguente quello relativo alle decine (x10) e, infine, l'ultimo dei quadranti neri indica le unità di metri cubi. Quando le lancette sono posizionate tra due numeri, quello corretto da comunicare sarà sempre la cifra inferiore. Se, per esempio, la lancetta punterà al centro tra il 3 e il 4, il dato corretto sarà il numero 3. Anche in questo caso la lettura dovrà fermarsi alle cifre contrassegnate da quadranti e lancette di colore nero, tralasciando, invece, quelle individuate con il rosso, corrispondenti sempre ai decimali.
 
Ma a chi vanno comunicati i consumi? 
La domanda, a questo punto, sorge spontanea. I dati rilevati sui contatori vanno comunicati al proprio gestore, così che questo, elaborandoli, possa formulare bollette coerenti con i valori reali. I gestori di acqua, energia elettrica e gas, in Italia, sono tanti, ma sui loro siti internet è ormai possibile reperire tutte le informazioni necessarie per effettuare una corretta comunicazione. Il metodo più semplice e immediato per procedere alla comunicazione dell'autolettura consiste nel telefonare al numero verde del proprio gestore e parlare con un operatore preposto alla ricezione di queste informazioni. I numeri verdi sono quasi tutti gratuiti se si telefona dall'Italia. Gli utenti residenti all'estero potranno rivolgersi a un numero alternativo, sempre indicato dal gestore. La telefonata è a carico del mittente e viene tariffata secondo il piano telefonico attivo sulla linea. Per chi non vuole alzare la cornetta, invece, i gestori propongono le soluzioni più varie (e gratuite anche dall'estero) che vanno dall'email all'app per smartphone.

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