immagine Come difendersi dal caldo senza sprechi energetici
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 10 Luglio 2017, 09:22

Come difendersi dal caldo senza sprechi energetici

Risparmio fino al 7% in bolletta usando il condizionatore in modo intelligente. Comfort e taglio della spesa nella guida dell'Enea 


Si può risparmiare fino al 7 per cento in bolletta usando l’aria condizionata in modo intelligente grazie alle regole d’oro pubblicate su Facebook dall’Enea: durante la diretta social “#Aria condizionata in classe A” l’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica ha fornito nei giorni scorsi un vero e proprio vademecum per difendersi dal caldo con i climatizzatori salvaguardando comfort e spesa.
 
Meglio l’inverter

Anzitutto la scelta del condizionatore: sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore e soprattutto gli inverter perché adeguano la potenza all’effettiva necessità, eliminando i continui “attacca e stacca” del motore. I climatizzatori on-off sono economici ma consumano di più.
 
Effetto-barriera

È necessario installare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende a scendere e dunque si miscela più facilmente con quella calda, che invece tende a salire. No al condizionatore collocato dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
 
Uno per uno

Orientamento e grandezza dell’abitazione sono due parametri da considerare nel collocare il climatizzatore. L’ideale sarebbe montare un apparecchio in ogni stanza dell’appartamento: inutile piazzare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi tutta casa, mentre quello sarà l’unico ambiente a beneficiarne. E si rischia pure un colpo di freddo a passarci sotto.
 
Umidità nel mirino

Non serve raffreddare troppo l’ambiente: sono sufficienti due o tre gradi in meno della temperatura esterna. E spesso basta attivare soltanto la funzione “deumidificazione” perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.
 
Funzione “notte”

Porte e finestre devono restare rigorosamente chiuse per evitare di riscaldare l’aria all’interno. Preferibile usare il timer e la funzione “notte” in modo da ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Meglio lo split parete o portatile? Dipende dalle esigenze: se l’abitazione è nel centro storico della città, ad esempio, non è possibile mettere all’esterno il compressore.
 
Stanza per stanza

Per condizionare l’aria in camera da letto serve un apparecchio da 0,9 kw. E per raffrescare un’altra stanza il consumo raddoppia. In molte abitazioni, tuttavia, la potenza elettrica è di 3 kw: per installare un terzo impianto bisogna dunque aumentare la potenza a 4,5 kw o più. A indicare la potenza di raffrescamento del climatizzatore sono i btu, british termal unit.


Pompe di calore

Alcuni condizionatori sono anche pompe di calore, dunque non servono solo a raffreddare: rendono tre-quattro volte più delle caldaie tradizionali ma se la temperatura esterna scende sotto i 7 gradi centigradi possono solo integrare e non sostituire gli impianti tradizionali. La pompa di calore conviene per locali sotto i 50 metri quadrati.
 
Pulizie periodiche

Fondamentale la manutenzione: filtri dell’aria e ventole vanno ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane perché si tratta del luogo dove si annidano di frequente muffe e batteri dannosi per la salute. I componenti deteriorati devono subito essere sostituiti. È importante, inoltre, controllare la tenuta del circuito del gas.
 
Tubi da coibentare

Necessario, poi, coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione: rischiano di danneggiarsi quando sono esposti direttamente ai raggi solari. È opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al sole e alle intemperie.
 
Incentivi per gli acquisti

Sono infine previsti incentivi fiscali per l’acquisto. Chi compra una pompa di calore destinata a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico può ottenere l’ecobonus, vale a dire la detrazione dall’Irpef che resterà del 65 per cento fino al 31 dicembre, oppure del conto termico, un incentivo che varia in funzione della dimensione dell’impianto: ora i bonus sono più alti e tempi di pagamento più brevi.
 
 
 

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