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  • Giovedì 28 Giugno 2018, 13:40

Controsoffitto: dall'estetica al funzionale, è sempre "una manna dal cielo"

Il controsoffitto è una delle soluzioni architetturali più in voga ed al tempo stesso funzionali ed utili del momento, perché in grado di apportare migliorie a livello di risparmio energetico, acustico ed estetico. Architetti, ingegneri, ma anche semplici proprietari di immobili o di abitazioni private, utilizzano le controsoffittature per abbattere l’altezza dei soffitti, incorporare gli impianti con relativi cavi e tubature, oppure nascondere il soffitto originale in favore di uno nuovo ed esteticamente più accattivante.

Focus
Andiamo a scoprire i dettagli relativi al controsoffitto e tutto ciò che è di interesse per questa soluzione edile in ambito domestico, che è tornata prepotentemente di moda solo recentemente, opportunamente rivisitata rispetto alle rivestiture in "camera a canne" in auge nei lontani anni sessanta e settanta. I controsoffitti si distinguono tra di loro in base alla tipologia cui appartengono: in base al modo in cui il ribassamento viene realizzato, si otterrà infatti un diverso effetto: isolamento termico o acustico, contenimento, definizione di un compartimento. Più in dettaglio, tuttavia, esitono due macro categorie da cui declinare le varie tipologie di dettaglio: controsoffittature funzionali e controsoffittature estetiche.

Controsoffitto funzionale
Un controsoffitto è capace di ottemperare a varie esigenze. Una delle più apprezzate, è senza dubbio la possibilità di usare l’altezza per ricavare un vano sospeso, da destinare a vari usi, tra cui i più diffusi sono:

Controsoffitto illuminotecnico
I controsoffitti consentono l’inserimento di fonti luminose perché possono ampiamente alloggiare faretti o lampade ed al tempo stesso nascondere i relativi dispositivi elettrici, tipo condensatori ed alimentatori. Molto in voga, negli ultimi anni, è l’utilizzo di led che, a loro vantaggio, annoverano la possibilità di valorizzare cromaticamente sia l’ambiente che il controsoffitto stesso (a costi non molto elevati visti i modelli a risparmio energetico ormai ampiamente diffusi in commercio).
 
Controsoffitto a vano sospeso
Una volta che si vuole realizzare un controsoffitto, una buona idea (specie per chi ha delle carenze di spazio all’interno della propria abitazione), è quella di sfruttarlo come contenitore. Aprendo un punto di accesso al controsoffitto, si ricava un vano sospeso di cui sfruttare la capienza. Attenzione: in questo caso, però, il materiale di costruzione è diverso, in quanto c’è bisogno di costruire una struttura portante: sono necessarie tavelle a fori o, più frequentemente, a basi di cartongesso adatte a sostenere il peso.

Controsoffitto a copertura
Talvolta il controsoffitto è utile per nascondere un elemento strutturale dell’ambiente, come può essere una trave in cemento o un profilo metallico del solaio. Nei casi peggiori, in più, può essere utile anche per coprire un difetto estetico di non semplice risoluzione. Inoltre, previa utilizzo di appositi pannelli, specie quelli in gesso, il controsoffitto può essere trasformato in motivo ornamentale e decorativo di notevole fregio visivo.

Controsoffitto a isolamento
Il controsoffitto, naturalmente, definisce un’intercapedine al di sotto del soffitto, per cui si viene immediatamente a creare un isolante. La notizia positiva è che, tale effetto isolante, può essere anche potenziato, inserendo, nel vano dell’intercapedine, appositi materiali che favoriscono la coibentazione sia a livello termico che acustico. Un esempio molto comune sono i pannelli metallici coibentati, i pannelli in poliuretano e le lamiere grecate.
 
Controsoffitto estetico
Passiamo adesso al controsoffitto di utilizzo più particolare, ossia il controsoffitto di natura prettamente estetica. E’ formato da una superficie piana posizionata al di sotto del soffitto; la sua struttura, realizzata spesso in cartongesso, componente edile utilizzato perché leggero e facilmente modellabile, ha il banale compito di determinare una diminuzione dell'altezza del vano in cui viene realizzato; risponde ad esigenze estetiche, acustica (fonoisolamento) o di coibentazione termica. Tuttavia il controsoffitto può soddisfare anche il bisogno di creare particolari effetti ottici, anche associati ad aspetti funzionali. Ad esempio, il controsoffitto può avere conformazioni diverse, tipo curve, attraverso le quali strutturare un locale modificandone le dimensioni, al fine di diversificarne e migliorarne la percezione, con conseguente ritorno anche in termini di risultati estetici degni di nota. In questa accezione, numerose sono le applicazioni che si possono ottenere, a patto di diversificare appositamente la realizzazione della controsoffittatura.
 
Sezionamento della lunghezza
Questo tipo di controsoffitto consente di ridisegnare, dal punto di vista ottico, uno spazio che, in termini di lunghezza, risulta troppo esteso: infatti, ricorrendo ad elementi sinusoidali come le onde o le curve, o ancora inserendo elementi singoli che vadano ad intervallare gli spazi, si ottiene l’effetto ottico di interruzione della continuità della lunghezza, la quale, in ultima analisi, non risulterà più così estesa come in precedenza.

Riproporzione del vano
Spesso, specie negli edifici più "datati", non è raro trovare degli ambienti alti e stretti o, di contro, con un soffitto più basso rispetto all’ampiezza del locale: in questo caso, l’effetto ottico che si ha non è gradevole, in quanto l’occhio umano è in grado di percepire la sproporzione degli spazi. In questo caso, elementi strutturali come un controsoffitto "a volta", aiuta a allungare verso l’alto un soffitto troppo basso, così come, l’inserimento di una controsoffitto piano, aiuta riproporzionare verso il basso un vano stretto ed alto.

Diversificazione degli spazi
Un controsoffitto può essere utilizzato anche per demarcare spazi differenti all’interno della stessa area: per esempio, in un open space, aiuta a contrassegnare le varie zone (cucina, salotto, studio).
Dopo aver visto in dettaglio "la teoria", relativa alle tipologie di controsoffitto, passiamo adesso alla "pratica", andando a vedere in dettaglio come realizzare un controsoffitto.
 
Come si realizza un controsoffitto
Per prima cosa, dato che l’effetto primario del controsoffitto sarà in ogni caso la riduzione dell’altezza, prima di realizzarlo, è bene accertarsi che nell’ambiente designato, vi siano le misure necessarie alla sua realizzazione. In particolare, si consiglia di rispettare sempre due metri e settanta centimetri nel caso di un’opera di controsoffittatura realizzata per gli ambienti abitabili, e due metri e quatranta centimetri nel caso di un’opera di controsoffittatura realizzata in spazi di raccordo come i corridoi ed i disimpegni.
I controsoffitti possono essere costruiti piazzando un’apposito telaio metallico, strutturato in funzione delle dimensioni degli ambienti, al quale vengono applicate le lastre; se necessario, prima di fissare le lastre, viene inserito nel vano dell’intercapedine del materiale isolante. Un controsoffitto si compone quindi di una struttura portante, un apparato di fissaggio superiore, elementi di supporto e componenti perimetrali: tuttavia, i due componenti principali sono però il telaio metallico (che funge da struttura portante), di solito costruito inlegno o metallo, ed i pannelli, che in commercio sono proposti con differenti materiali e realizzioni. La pannellatura del controsoffitto, dunque, può essere a doghe, grigliati, cassettoni, pannelli, lamelle, realizzati in differenti materiali tipo il gesso, gesso fibrorinforzato, mineral-fibra rinforzata, metallo o in legno. Dal punto di vista strettamente architettonico, abbiamo generalmente due tipi di controsoffittatura: in aderenza o sospesa.
 
Controsoffittatura in aderenza
Un controsoffitto sospeso è praticamente il sistema tradizionale, che prevede l’applicazione delle lastre di cartongesso ad un'orditura metallica (tipo acciaio zincato) utilizzando viti autoperforanti. Questi pannelli, sono dunque sostenuti da un telaio fissata direttamente a soffitto, tramite tasselli a espansione, e dotata di molle di regolazione utili per ottenere una controsoffittatura in bolla. Dopo l’installazione si provvede a stuccare i giunti e, infine, a tinteggiare proprio come se si trattasse di un supporto murario.
Controsoffittatura autoportante
Nei controsoffitti autoportanti a sostituzione della classica struttura metallica, come nel caso precedente, nelle pareti perimetrali vengono scavati dei profili guida che fungono da binari in cui far passare i profili laterali della controsoffittatura, la quale poggerà, di fatto, nelle pareti laterali.
Veniamo, infine, ai materiali che si possono utilizzare per la costruzione di una controsoffittatura.

Controsoffittatura in cartongesso
È il modo più comune in genrale, perché fatto a secco, veloce e multiuso. Si usano le lastre di cartongesso (che hanno molte dimensioni e spessore diverso), formate da uno strati molteplici di gesso incorporate da strati di cartone; sono molto facili da tagliare a specifica misura, anche in nel momento stesso dell’applicazione e si rifiniscono alla stessa maniera della muratura. A dire il vero, le lastre sono di diversi tipi e servono per necessità differenti: ad esempio, vi sono le lastre di fibra di gesso che servono per una fornire resistenza meccanica agli urti; invece, le lastre in gesso rinforazto con perlite e rivestito con tessuto in fibra di vetro, dona un’ elevata protezione al fuoco; ancora, vi sono lastre in fibra di cemento rinforzato per creare controsoffittature ad alte prestazioni in termini di resistenza all’umidità ed agli urti.

Controsoffittatura in legno
In questo tipo di controsoffittatura i pannelli del controsoffitto sono fatti di legno, di solito tamburato perché è meno pesante, con la superficie di rivestimento del pannello che, a seconda delle porprie preferenze e gusti, può anche essere opportunamente decorata. Il telaio di sostegno può essere fatto da strutture metallicche o da travetti di legno, indifferentemente, a seconda del caso e soprattutto della funzione per la quale è stato fatto il ribassamento. In ambo le versioni, di solito questi supporti sono fissati direttamente al plafone, dando luogo ad un’intercapedine piccola. Per intercapedini di dimensioni maggiori, si fa uso della pendinatura.
 
Controsoffittatura modulare
Si usano pannelli di alluminio, modulari, comnponibili e pertanto smontabili a piacimento e verniciatiall'esterno. Facendo uso di profili a scomparsa, si fissano ad un’orditura metallica di base con un sistema a legatura. La struttura è infine rifinita con dei listelli perimetrali a copertura.

Controsoffittatura a traverse di acciaio
La controsoffittatra è fatta con dei pannelli particolari che si agganciano con un sistema a clips su delle traversine di acciaio (di solito preverniciato in fabbrica). Queste sono fissate al soffitto attraverso dei pedini di tipo rigido, di solito si usano i tondini di acciaio zincato oppure le molle a trapezio, le quali conferiscono anche capacità di regolazione.

Controsoffittatura di fibra minerale
Questo materiale conferisce alle lastre delle proprietà ignifughe; tali lastre possono essere dotate anche di finiture di ornamento sui perimetri a vista. Sono adagiate su una struttura di acciaio (di solito preverniciato in fabbrica), composta da profili portanti e profili di supporto a T, fissati nel solaio attraverso una pendinatura (regolabile nella maggior parte dei casi).

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