immagine Mutuo, tasse e bollette: quando conviene investire nella seconda casa
  • di Silvia Scafati
  • Lunedì 2 Luglio 2018, 09:50

Mutuo, tasse e bollette: quando conviene investire nella seconda casa

IL VADEMECUM
Seconda casa quanto mi costi? Dal mutuo alle utenze, la casa per le vacanze costa di più. Ecco allora qualche consiglio per orientarsi meglio nella decisione.
In Italia il mattone è considerato da sempre un valido investimento, la maggior parte degli italianiha acquistato o ereditato un immobile, e non sono pochi coloro che acquistano una seconda casa per le vacanze o come investimento. Comprare una seconda casa è però molto più costoso, poiché le imposte relative all’acquisto sono più elevate. Ci sono poi le tasse e le utenze che incidono notevolmente sulle spese di mantenimento.

Vediamo nel dettaglio

Il mutuo
In primo luogo se non si dispone della liquidità necessaria occorrerà chiedere un mutuo alla banca. Se oggi molti istituti offrono agevolazioni per chi acquista la prima casa, più difficile è il discorso per quanto riguarda la seconda. Occorrerà tenere conto che gli interessi (e quindi le rate) saranno più elevati rispetto allo stesso contratto stipulato per l’abitazione principale. Oltre alla rata vanno considerate tutte le spese connesse all’accensione come le polizze, la perizia bancaria e gli interessi di pre-ammortamentotecnico.

Le imposte
Quando si acquista la seconda casa non si ha più la possibilità di godere delle agevolazioni fiscali previste per legge per la prima, le tasse saranno pertanto più elevate. Se l’acquisto avviene da un’impresa costruttrice le tasse da pagare sono: Iva al 10% del prezzo totale dell’immobile (per la prima casa è al 4%) per le abitazioni classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, per le quali invece si sconta l’Iva al 22%; imposta di registro fissa di 200euro; imposta ipotecaria fissa di 200 euro; imposta catastale fissa di 200 euro.
L’acquisto della seconda casa da una ditta è soggetta a Iva però solo se: il venditore è una impresa costruttrice entro cinque anni dall’ultimazione della costruzione; oppure anche dopo i 5 anni se il venditore sceglie di assoggettare l’operazione a Iva (la scelta va espressa nell’atto di vendita o nel contratto preliminare); oppure si tratta di vendita di immobili abitativi destinati ad alloggi sociali, per i quali il venditore sceglie di sottoporre l’operazione a Iva (anche in questo caso, la scelta va espressa nell’atto di vendita o nel contratto preliminare).
Se invece il venditore è un privato, la vendita è sempre Iva esente e bisognerà invece pagare: l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% del prezzo totale dell’immobile e comunque mai in misura inferiore a mille euro (per la prima casa è al 2%); l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Le tasse annuali
Ciò che influisce principalmente sul costo della seconda casa è la tassazione annuale sugli immobili. Attualmente,la prima casa– escluse le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 - gode dell’esenzione fiscale dall’Imu (imposta municipale unica) e dalla Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili).
Invece per las econda casa non c’è questo beneficio ed il peso fiscale può essere particolarmente elevato. L’Imu e la Tasi hanno regole molto simili, sia per quanto riguarda le scadenze di pagamento sia per quanto riguarda la modalità di calcolo che si basa sulla rendita catastale dell’immobile.
C’è poi da considerare la Tari (Tassa sui rifiuti) che segue i regolamenti decisi a livello locale dai singoli Comuni. Non sono pochi i comuni che stabiliscono, per la seconda casa, una tariffa superiore rispetto alla prima, con importi comunque variabili da città a città.

Le utenze
Per quanto riguarda le utenze, il contratto della luce, prevede anche in questo caso, una tariffa più alta se si tratta di seconda casa, è minore, invece, la tariffazione a carico degli immobili dove è registrata la residenza. Quindi, il cliente non residente pagherà una bolletta più salata. Diverso il discorso che riguarda il gas, in quanto, questo, non varia se non in base alla zona geografica.


 

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