immagine Alla colf 26 giorni di ferie, ma chi decide il periodo?
  • di Bruno Benelli
  • Lunedì 17 Luglio 2017, 09:16

Alla colf 26 giorni di ferie, ma chi decide il periodo?

La parola spetta al datore di lavoro, che dovrà tenere conto anche delle esigenze del lavoratore. Il calcolo della retribuzione


In quest’epoca sorge, come ogni anno, il problema delle ferie. Fissiamo i punti cardine del relativo calcolo. Qualunque sia l’orario di lavoro il lavoratore domestico ha diritto, per ogni anno di servizio, a un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi (art. 18 dell’attuale contratto collettivo di lavoro). Se il lavoro è inferiore all’anno le ferie vengono ridotte, assegnando 1/12esimo di 26 per ogni mese di lavoro (2,16 giorni di ferie al mese). Così, ad esempio, sette mesi di lavoro daranno diritto a 15 giorni di ferie. Un chiarimento a verbale del contratto spiega che la settimana lavorativa, quale che sia la distribuzione dell’orario di lavoro settimanale, è considerata di sei giorni lavorativi, dal lunedì al sabato ai fini del calcolo delle ferie.
 
Chi decide le ferie
 
Come e chi decide il periodo di ferie? La decisione spetta al datore di lavoro il quale deve tenere conto “anche delle esigenze del lavoratore”. Di norma, salvo diverso accordo tra le parti, le ferie sono fissate nel periodo che va da giugno a settembre.
Ma cosa succede se la colf vuole fare le ferie, ad esempio, in agosto mentre il datore di lavoro chiude casa in settembre ? Può costringere la colf a prendere le ferie in settembre?  Chiarisce Teresa Benvenuto, segretaria nazionale dell’Assindatcolf: “ Se nel contratto di lavoro è stato stabilito che le ferie della colf vanno fatte contemporaneamente a quelle  del datore di lavoro, la colf deve rispettare il patto e se ha necessità di allontanarsi in agosto deve chiedere un permesso senza stipendio”.
Se la colf/badante è straniera, è possibile che le ferie 2017 non vengano fatte per legarle alle ferie 2018, di modo che l’interessata abbia più tempo per tornare in patria (ovviamente per un rimpatrio non definitivo).
 
Giorni frazionati
 
Prendere e pretendere le ferie è un diritto irrinunciabile. La legge italiana e le regole europee impongono un periodo di quattro settimane (o inferiore nell’ovvio caso in cui il lavoratore abbia diritto a un numero inferiore di giorni). E il periodo deve essere continuativo. Questa regola ammette però l’eccezione: è possibile frazionare le ferie in due periodi all’anno, dietro accordo delle parti. Perciò il datore di lavoro e la colf possono stabilire di fare le ferie, ad esempio, per due settimane in agosto e due settimane in febbraio. In ogni caso - ove ci sia necessità di spostare  le ferie più in là - le altre due settimane devono essere consumate entro 18 mesi dall’anno in questione (le ferie 2017 entro giugno 2019).
 
Il pagamento
 
Come vanno pagate le ferie? Vanno pagate come se la colf o la badante fossero presenti al lavoro. Si liquida perciò la stessa paga oraria o mensile di sempre. Per ogni giornate di ferie il lavoratore ha diritto, così dice il contratto collettivo, a “1/26esimo della retribuzione globale di fatto mensile”. Traduciamo nel concreto con un esempio. Se la colf a ore viene pagata a settimana sulla base di 12 ore con un salario di 7 euro l’ora, per stabilire la paga mensile occorre moltiplicare le 12 ore per 4,33 settimane. Perciò la colf viene pagata per 52 ore al mese. A 7 euro l’ora la busta paga è di 364 euro. Ed è questa la somma da pagare a titolo di ferie.
Se invece la colf è pagata una volta al mese, già si conosce la paga da dare per le ferie, e quindi non va fatto alcun calcolo.
 
 

  • Annunci correlati

Trilocale, viale Aurelio Saffi

1.400 €
Affitto Trilocale a Roma (RM)
102 m2 3 stanze 2 bagni TRASTEVERE: ELEGANTE PIANO RIALZATO CON GIARDINO APPENA RISTRUTTURATO UBICAZIONE: centrale e servita dalle principali infrastrutture urbane e di quartiere (stazioni FS e Metro...

IlMessaggeroCasa.it