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Inps entro il 10 aprile
  • di Bruno Benelli
  • Lunedì 3 Aprile 2017, 09:29

Colf e badanti, contributi Inps entro il 10 aprile

Per il lavoro a tempo indeterminato oneri inferiori. In caso contrario + 1,40%
 


Entro lunedì 10 aprile occorre versare i contributi Inps relativi al lavoro svolto da colf e badanti nel primo trimestre di quest’anno. I nuovi valori dei contributi sono  identici a quelli del 2016, dato che il valore medio dei prezzi al consumo è risultato, ai fini Inps, pari allo zero (in realtà è stato inferiore allo zero ma la legge lo ha rettificato al rialzo per evitare che le pensioni si riducessero, sia pure di qualche euro) . Come al solito le quote orarie sono diverse a seconda del contratto di lavoro stipulato (anche a voce, ma è meglio metterlo per iscritto) con la colf e badante. Se il lavoro è a tempo indeterminato, nel senso che all’atto dell’assunzione non è stabilita una data di fine lavoro, i contributi 2017 sono inferiori rispetto che quelli che l’Inps chiede se invece il rapporto di lavoro è connotato da una scadenza finale. In questo ultimo caso occorre pagare un’addizionale 1,40%.
 
Addizionale
 
L’addizionale non si paga però se la colf o badante è assunta per sostituire lavoratori assenti (durante le assenze per ferie estive, oppure per malattia o maternità, ecc.).
Se il contratto a termine viene trasformato a tempo indeterminato il datore di lavoro si vede restituire dall’Inps gli ultimi sei mesi di versamento del contributo addizionale. Stessa restituzione anche nel caso in cui il datore di lavoro riassuma il lavoratore entro sei mesi dalla scadenza del contratto a termine. In questa ipotesi c’è una riduzione del rimborso corrispondente ai mesi che intercorrono tra la scadenza e l’assunzione a tempo indeterminato.
 
I nuovi valori
 
In tabella sono indicati i contributi 2017. I contributi vanno dal valore più basso, pari a 1,01 euro a quello più alto, fissato in 1,91 euro. E come al solito il valore più basso riguarda i servizi più lunghi svolti da colf e badanti, quelli superiori a 24 ore settimanali. Mentre per quelli sotto le 25 ore i contributi sono più elevati e articolati su tre fasce in corrispondenza della misura della paga oraria giornaliera.
Ci sono anche altre due tabelle – qui non riportate - relative ai contributi Inps dovuti da datori di lavoro che non devono pagare la quota relativa alla cassa unica assegni familiari (cuaf). Si tratta di casi in cui il rapporto di lavoro domestico intercorre fra coniugi (riconosciuto solo se il datore di lavoro è inabile con indennità di accompagnamento) o tra parenti e affini entro il terzo grado conviventi.
 
Cas.sa colf
 
L’applicazione del contratto collettivo di lavoro stipulato per colf e badanti postula che sia versato anche il contributo per assistenza contrattuale che attualmente è di 0,03 euro l’ora (di esso 0,01 è a carico dei lavoratori), con il quale viene posta in atto una  parziale assistenza sanitaria per malattia dei collaboratori domestici, che non hanno questa copertura da parte Inps. Il contributo va indicato sui bollettini Inps con il codice F2.
 
Come si paga
 

Non ci sono novità: si paga nei consueti quattro modi, che è bene comunque ricordare: 1) con il bollettino cartaceo Mav ricevuto direttamente per posta dall’Inps, oppure telematicamente creato attraverso il sito Inps; 2) pagando con carta di credito con il sistema on-line attraverso il sito Inps; 3) utilizzando, anche qui con carta di credito, il call-centre Inps  (numero gratuito 803.164 solo con telefono fisso, numero a pagamento 06.164.164 solo da telefono cellulare); 4) rivolgendosi al circuito “reti amiche” (non serve presentare il bollettino cartaceo) che attualmente, in base alle adesioni ricevute dall’Inps, è composto da: a) sportelli postali; b) tabaccherie che espongono il logo “servizi Inps”; c) sportelli bancari di Unicredit spa; d) sito internet del gruppo bancario Unicredit spa, se si è clienti titolari del servizio di banca on-line.
 
 

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