- martedì 21 maggio 2019, 18:51
Caos governo, gelo del Colle, cambia il Decreto sicurezza bis
Nella quarta versione del decreto sicurezza bis, voluto da Matteo Salvini, che nella prima stesura prevedeva sanzioni da 3.500 a cinquemila euro per ogni migrante trasportato a bordo di una nave, sparisce il riferimento a profughi, naufraghi e salvataggi. Ma nelle motivazioni del decreto che doveva punire chi soccorre persone in mare scompare anche «la straordinaria necessità e urgenza dovuti all’attuale contesto internazionale». Non è più il pericolo di terrorismo a motivare l’approvazione della legge, bypassando le Camere, ma la «straordinaria necessità di prevedere misure che contrastino prassi elusive della normativa internazionale in materia di pubblica sicurezza».
IL COMANDANTE
L’ultima stesura del documento, dopo le polemiche nel governo e i rilievi del Quirinale, è decisamente soft. È sparito il passaggio sull’obbligo del comandante delle imbarcazioni di rispettare le indicazioni sul luogo di sbarco da parte dell’autorità competente sull’area di ricerca e salvataggio. Mentre le multe - che vanno da 10mila a 50mila euro - sono destinate al comandante, all’armatore e al proprietario della nave che violi i trattati internazionali e le limitazioni previste dalla legge. Dovranno pagare da 10 a 50mila euro ciascuno solo in caso «in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane». Resta anche l’ipotesi della confisca dell’imbarcazione e il Viminale potrà comunque vietare «l’ingresso, il transito e la sosta di navi, salvo che si tratti di naviglio militare o in servizio governativo non commerciale per ragioni di pubblica sicurezza». Così, se un altro “caso Diciotti” è ancora possibile, visto che la nave bloccata su ordine del vicepremier era della Guardia Costiera, Salvini tenta, con le armi spuntate rispetto ai suoi propositi, di portare avanti la guerra alle ong. Mentre prosegue lo scontro con gli alleati di governo: «Nessuno svuotamento del decreto come vorrebbero fonti del Movimento Cinquestelle - commenta il vicepremier in serata - chi si mette di traverso non vuole colpire scafisti e violenti. Si tratta di semplici correzioni tecniche che non hanno in alcun modo cambiato la sostanza del testo». I RILIEVI

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