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  • Domenica 5 Agosto 2018, 09:20

La sicurezza degli impianti: la base del vivere bene

Negli ultimi anni, nella progettazione e modernizzazione delle abitazioni, sia che siano case in appartamento sia ville con giardino, si è posta molta attenzione alla sicurezza. Le normative di legge, mettono in evidenza come l'interesse alla salvaguardia delle persone e alla loro incolumità in caso di incidenti, che possiamo definire domestici, sono uno degli elementi cardine per cui sono state create. La sicurezza viene posta alla base di ogni fase della progettazione e in particolare su quegli elementi che possono essere fonte di pericolo. L'esempio più diretto è quello della corrente elettrica. In passato la creazione di un impianto elettrico a norma era posto non come priorità, con le relative problematiche che si andavano a generare nel momento in cui era successivamente necessario migliorarlo e potenziarlo. L'elettricità è la fonte primaria di energia che permette di dar vita a ogni elemento necessario di una casa. Non solo la luce, ma elettrodomestici, la cucina, i computer, i televisori, i sistemi di sicurezza, le porte e a tutte quelle realtà che orami sono considerate indispensabili alla vita di tutti i giorni. L'impianto elettrico a norma è una dei primi passi verso la sicurezza nelle case e il vivere in maniera tranquilla ogni realtà quotidiana. Si parla molto di normative di legge, di regolamenti e del rispetto di una serie di parametri al fine di adeguarsi alle norme. Di seguito andremo ad analizzare quelli che sono gli aspetti fondamentali che devono essere presenti in un impianto elettrico a norma.

L'impianto elettrico 
Per prima cosa è importante comprendere cosa sia un impianto elettrico. Per certi aspetti può essere paragonato a un essere umano. Un'abitazione è come l'involucro del corpo, mentre le vene e il cuore sono i circuiti, i cavi e l'insieme di elementi che lo compongono. La definizione che viene data, riguardante le abitazioni ad uso civile è quella dell'insieme di componenti che hanno il fine, non solo di generare elettricità, ma anche di diffondere la stessa. Inoltre nel suo interno si considerano anche l'insieme di apparati che sono necessari al fine di utilizzare la corrente. Un impianto elettrico a norma sarà quindi strutturato al fine di rendere sicuro e pratico il trasferimento della corrente e l'utilizzo della stessa in ognuna di queste fasi. Spesso si parla anche di progettazione. A questo punto dobbiamo fare una distinzione tra la creazione di un nuovo impianto e la modernizzazione dello stesso. Se infatti si sta ristrutturando una nuova abitazione, potrebbe essere utile consultare un tecnico specializzato al fine di progettare nel migliore dei modi il futuro sistema. Non solo per essere a norma, si devono prevedere i materiali e le strutture stabilite per legge, ma anche una flessibilità del tempo e un calcolo di quelli che devono essere i carichi preposti. Si pone l'esempio di predisporre un certo numero di prese per gli elettrodomestici della cucina, oppure per i televisori o per i sistemi di condizionamento. Sembrerebbe una cosa molto semplice, ma per ogni punto di corrente sarà necessario predisporre un accesso alla stessa e calcolare quale possa essere l'assorbimento e il carico. Nel caso in cui si interviene in un sistema già chiuso che deve essere modificato al fine di rispettare la normativa vigente, in questo caso saranno necessari solo gli interventi in modo da adeguarlo alle nuove realtà.

Come si compone un impianto
Comprendere le basi di funzionamento di un impianto può essere una cosa utile al fine non solo della creazione dello stesso, ma anche alla sua messa a norma in caso di un sistema già esistente in precedenza:
- potenza: con tale termine si considera la quantità di energia che viene fornita al momento della sottoscrizione del contratto e che è proporzionata ai metri quadri dell'abitazione. Nel caso infatti di una superficie inferiore ai 75mq, la potenza deve essere minimo 3kw. Per gli appartamenti con superficie superiore, il minimo fornito è 6kw. E' naturale che l'energia non debba essere utilizzata tutta, ma solo in base a quello che l'utente decide di consumare. I parametri di potenza sono regolati per legge;
- contatore: è un apparecchio elettronico collegato direttamente alla rete di corrente principale e istallato dal fornitore. Attraverso tale strumento arriva l'energia nella casa. Inoltre con l'utilizzo di un comodo tasto sarà possibile controllare, i propri dati di fornitura, la potenza fornita e il relativo consumo o utilizzo della stessa;
- centralino: è il cuore dell'impianto elettrico. È formato da un un armadietto in plastica nel quale giungono i cavi principali del contatore ed è composto da un interruttore principale e da almeno due differenziali. Al suo interno saranno presenti una serie di elementi aggiuntivi, come possono essere altri interruttori magnetotermici, attraverso quali si suddividono le varie zone della casa. Le linee di corrente che partono dal centralino sono stabilite per legge in base alla superficie in metri quadri e al livello di impianto che viene istallato. Inoltre al suo interno è necessaria la presenza di un salvavita;
- cavi: sono anche genericamente definiti con il termine di fili. All'interno di un sistema elettrico sono presenti tre genere di cavi di colori differenti. La differente tipologia è dovuta alla funzione che essi devono mantenere. Il giallo e verde è finalizzato alla messa a terra, il marrone, rosso o grigio per la fase di corrente, mentre il blu per il neutro. La standardizzazione è un aspetto molto importante di un impianto elettrico a norma. Questo permette a qualunque installatore certificato di conoscere in ogni momento le caratteristiche del sistema e quindi poter intervenire in sicurezza e anche in modo pratico. Altro elemento molto importante e lo spessore dei cavi che devono essere istallati. La normativa specifica i millimetri necessari in ogni settore dell'impianto;
- circuiti: ogni impianto deve contenere tra circuiti differenti, in base alla tipologia di utilizzo della corrente. Avremo quindi quello a 16 ampere per le prese, 10 ampere per l'alimentazione e le luci. infine 12v nel caso dei circuiti di chiamata;
- scatole di derivazione: sono delle scatole di plastica certificate all'interno delle quali passano i cavi e collegano le tubazioni. Il loro utilizzo permette di poter visionare un cavo ed eventualmente sfilarlo, oppure aggiungerne un altro;
- scatole di incasso: sono le strutture che vengono poste nel muro, a forma rettangolare all'interno delle quali giungeranno i fili da collegare a un interruttore che verrà posizionato dentro di esse;
- interruttori: sono i pulsanti preposti all'accensione e lo spegnimento della corrente. La normativa stabilisce l'altezzadove devono essere istallati che è quella di 110cm da terra;
- prese di corrente: punti finalizzati all'inserimento di spine. Sono posizionati normalmente a 30cm da terra, ma nel caso di bagni e cucina sarà necessario invece istallarle a 110cm come nel caso degli interruttori;
- punti luce: corrispondono alle zone in cui successivamente saranno installati faretti, lumi, lampadari che forniranno la luce alla casa;
- messa a terra: per rispettare la normativa vigente sarà necessario anche istallare la messa a terra caratterizzata dal filo giallo e verde. Tale sistema è importante al fine di sicurezza, dato che permette di scaricare fuori dall'impianto il potenziale elettrico eccessivo che può essere generato.
 

Quali sono le regole per un impianto elettrico a norma
Per essere definito a norma un impianto elettrico non solo deve avere le caratteristiche che abbiamo elencato poco prima, ma anche rispettare quelle che sono le normative di legge. Tutti gli impianti devono ormai rispettare le norme presenti nella normativa Cei 64-8, integrata successivamente con la variante V3 del 2011. Al suo interno sono previste i principi base e i limiti che un impianto deve avere, le specifiche dei limiti qualitativi dei tre livelli di creazione di un nuovo impianto o dell'adeguamento a uno già esistente.

La creazione di un impianto: i tre livelli di dotazione
La progettazione di un impianto è alla base della sua creazione. La norma di legge stabilisce delle regole molto precise per ciò che concerne la tipologia di impianto in base all'abitazione in cui deve essere istallato. Si considera in ogni caso per l'uso civile, che la progettazione deve essere obbligatoria per superfici che siano superiori ai 400 metri quadri e che abbiano una potenza superiore ai 6kw. Negli altri casi, non sarà necessario un progetto di base, che comunque è molto utile, dato la necessità di valutare quelli che sono gli elementi che potrebbero essere istallati in una casa, e gli eventuali futuri che con il passare del tempo saranno necessari al miglioramento della vita quotidiana, come potrebbero essere i nuovi sistemi telematici. La normativa stabilisce tre tipologie di caratteristiche in un impianto elettrico a norma:
- livelli 1: standard minimo, prevede una minimo di punti luce e di prese che devono essere distribuite in modo da essere facilmente utilizzabili previste in base ai metri quadri. Un'attenzione particolare viene data alla tipologia di utilizzo del vano. I circuiti vengono stabiliti al livello minimo in base alla quadratura. Inoltre nel quadro devono essere presenti almeno due interruttori differenziali;
- livello 2: standard medio che riprende tutte le caratteristiche di quello minimo, ma al quale si aggiungono componenti maggiori. È previsto un sistema di controllo dei carichi;
- livello 3: è il livello di qualità di un impianto elettrico maggiore, definito anche con il termine di livello domotico, dato che sarà possibile installare tutta una serie di attività complesse che devono essere svolte dal sistema. Prevede tutti gli elementi presenti nei livelli precedenti, a cui si aggiungono per esempio i sistemi di sicurezza a distanza, il controllo remoto della casa, come nel caso della chiusura e apertura porte, rilevatori di gas o di fumo, gestione automatica dei sistemi della temperatura dei locali e comando delle luci a distanza.

Chi può installare un impianto
La creazione di un impianto può essere eseguita solamente da un tecnico abilitato o da un elettricista che abbia tali qualifiche. Una volta completato, dovrà essere stabilito che sia conforme alla normativa di legge. La dichiarazione di conformità non solo certifica che il sistema installato rispetta tutte quelle che sono le condizioni previste per legge, ma che è anche stato testato in ogni suo componente. La responsabilità per problematiche o malfunzionamenti ricade direttamente sull'installatore. Gli elettricisti professionisti che possono installare un impianto a norma e rilasciare eventualmente anche la sua dichiarazione di conformità sono iscritti all'albo regionale come tecnici abilitati a svolgere tale attività.

I costi di creazione
La creazione di un impianto, varia in base alla tipologia di livello. Se si vuole considerare un valore medio, si può calcolare in base ai singoli punti luce. La media è di circa 50€ a punto di istallazione. A questo ovviamente si deve aggiungere le spese di contratto della fornitura elettrica.

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